L’effetto principale dell’innovazione digitale è, per dirlo con una parola sola, la creazione di prossimità: la digitalizzazione consente di trasformare ogni informazione in un pacchetto di dati, trasmissibile ad altissima velocità, senza perdere nessun elemento di contenuto, in modo affidabile e sicuro. La sfida, per chi si occupa di applicare questa capacità alla vita reale delle persone e a trovare soluzioni capaci di incidere davvero sul modo in cui si fanno le cose, sta soprattutto nel trovare contesti in cui la digitalizzazione possa funzionare rapidamente in modo efficace, per generare trasformazioni immediate e profonde.
La medicina di famiglia è uno di questi contesti: da sempre caratterizzata dalla vicinanza tra medico e paziente, che si conoscono e si frequentano da lungo tempo, è una delle risorse fondamentali del Servizio Sanitario Nazionale italiano, che riesce a mantenersi sempre ai primi posti per efficacia ed efficienza anche grazie alla funzione dei medici di famiglia, che risolvono immediatamente molti problemi e, per gli altri, mettono i cittadini in condizione di usare al meglio le risorse sanitarie. D’altra parte, proprio perché i medici di famiglia sono tanti (più di 53mila) e sparasi su tutto il territorio nazionale, spesso non hanno, nei loro laboratori, strumenti diagnostici sofisticati e, anche per esami relativamente di routine, come un elettrocardiogramma o una spirometria, devono mandare i pazienti da studi specialistici, con costi elevati e perdite di tempo.
Qui entrano in gioco le capacità della trasformazione digitale, con il progetto Studio Medico 3.0: una serie di strumenti di telemedicina, che permettono lo svolgimento di diversi esami strumentali nello studio del medico di famiglia, collegati a un centro di elaborazione che legge, interpreta e certifica i dati degli esami e li trasmette, in tempi molto brevi, al medico e al paziente. I vantaggi sono evidenti, in termini di praticità e risparmi, ma sono solo il primo tassello di un progetto che può dare moltissimo ai cittadini, ai medici e al sistema sanitario. Proprio nel rapporto di prossimità già esistente tra il medico di famiglia e il paziente, la capacità della digitalizzazione di annullare le distanze, comprimere i tempi e fare rete diventa un formidabile moltiplicatore di valore, immediatamente percepibile.

Studio Medico 3.0 è un progetto di Nusa servizi per FIMMG, il sindacato di gran lunga più rappresentativo dei medici di famiglia italiani. Siamo stati coinvolti in questa avventura, per partecipare allo sviluppo e contribuire al suo funzionamento, immaginando insieme i suoi sviluppi. Le possibilità sono moltissime e le cose da fare ancora di più; certamente, una delle prime è la condivisione di questa nuova soluzione con medici e pazienti. Anche per questo, ne parleremo moltissimo.